Come incominciare con l’ecoprinting

Probabilmente stai leggendo questo articolo perchè sei affascinata dal magico mondo dell’ecoprint.

Hai visto da qualche parte questa meravigliosa arte che utilizza foglie, fiori, radici e cortecce per stampare in modo preciso e dettagliato su tessuto e carta.

Vorrei offrirti un pò di aiuto per comprendere alcuni dei diversi metodi di stampa botanica di base.

Solfato di ferro

personalmente, uso vari dosaggi in base al tipo di effetto che voglio ottenere.

Con la pratica imparerai a creare dei dosaggi personalizzati. Un buon dosaggio è mezzo cucchiaino per ottenere un bel risultato , ma puoi aumentare fino a due cucchiaini per ottenere effetti più scuri, drammatici e artistici.

Per cominciare ti consiglio di usare dei tessuti vintage perchè hanno già subito parecchi lavaggi e quindi sono privi delle sostanze industriali ( dovuti alla lavorazione dei tessuti), in questo modo le stampe risulteranno molto più definite.

La mordenzatura è un procedimento fondamentale per aiutare la fibra ad assorbire meglio e in modo piu stabile il colore. 

Nelle mordenzature di base io utilizzo una sostanza naturale facilmente reperibile che si chiama Allume di Rocca in ragione del 20% del peso della fibra asciutta ( 100 gr tessuto=20 gr. Allume).

Per ottenere stampe più scure e affascinanti uso il ferro come coaudiuvante del mordente.

Uso due forme di ferro: acetato di ferro ( autoprodotto) e solfato di ferro.

Per vedere come preparare i tessuti e l’acetato di ferro autoprodotto segui questo link:

https://www.youtube.com/channel/UC7hyLTXwi7gO5BPnOU9r8Eg

Semplici strumenti di stampa botanica

Ho una collezione piuttosto ampia di foglie che sono state pressate, essiccate e conservate in contenitori trasparenti per la successiva stampa. Ho anche accesso ad alcune foglie fresche che stampano molto bene (ricche di tannini) di specie come acero argentato, sommacco, noce nera, cotinus, robinia, weigela a foglia viola, foglie di acero giapponese, grevillea, eucaliptus solo per citarne alcune.

Le foglie:

Quando uso le foglie essiccate degli anni scorsi le reidrato velocemente usando acqua calda con un po’ di solfato di ferro se lo si desidera.  Immergo solo per un paio di minuti perché non voglio che la foglia perda i suoi tannini e reagisca troppo con il ferro. Versare l’eccesso e posizionare le foglie su un asciugamano per assorbire l’umidità in eccesso.

Come arrotolare:

Una parte importante del processo è assicurarsi che il tessuto sia arrotolato abbastanza strettamente e che vi sia una buona connessione tra i componenti, il tessuto e le  foglie.

 Una volta arrotolato il tuo tessuto puoi legare strettamente una  corda oppure una fascia elastica per creare una buona pressione al rotolo.

A questo punto sei pronta a mettere il tuo rotolo in cottura. Puoi scegliere se metterlo in una pentola con della semplice acqua di rubinetto oppure aggiungere nell’acqua delle cortecce di eucaliptus ( ottima fonte di tannini). Puoi preferire una cottura al vapore oppure nel micronde ( ma di questo ne parliamo la prossima volta).

dopo circa 90 minuti puoi spegnere e….se resisti attendi che si raffreddi il rotolo prima di aprirlo.

All’apertura del tuo rotolo, impara ad analizzare il tuo risultato: volevi questo risultato? Come risulta la stampa? Troppo chiara? Oppure troppo scura? Sono indicazioni preziosissime che ti aiuteranno ad affinare le tue tecniche di stampa botanica.

Bene! Orai cosa fai? Corri a fare i tuoi esperimenti!

Visita la pagina corsi sul sito!

Lascia un commento

© Elementi Naturali